Dedicata alle vittime ed ai parenti delle vittime del terremoto d'Abruzzo.
Abruzzo 2009
Quante vite interrotte
in una notte d'angoscia e di paura,
senza distinguere età,
la falce miete senza pietà.
Storie incredibili
che spaccano le menti
e ci fanno capire che siamo niente,
proprio niente, niente, niente.
La commozione uccide la ragione,
vorrei averti conosciuto
per abbracciarti almeno una volta.
Seppelliti sotto pietre e macerie,
di tetti, muri e cemento
forse gridando a più non posso,
forse in silenzio per conservar le forze;
cosa c'entra il destino, la combinazione
la mente si ribella ma non trova una ragione.
Li hanno trovati abbracciati,
hanno sentito una voce, …....
una scarpa, un giochino, ...................
…..........................................................
e scava, scava, con le mani nude...........
…........................................................
padri, madri, figli, bambini ancora in fasce,
…....................................................
pietà madre natura!
pietà grido a perdifiato,
mentre le mie lacrime scendono,
l'angoscia blocca le mie mani.
e scava, scava ancora.............
non perdere la speranza,
chissà!!!
Vincent
giovedì, aprile 23, 2009
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