Un punto non ha nè anima e nè corpo.
E' un ente senza forma e dimensioni.
Neanche i più potenti microscopi potrebbero rilevarne la presenza.
Non può gioire nè soffrire,nè piangere o lamentarsi del destino che l'ha imprigionato
ad essere fino alla fine del creato solo un concetto senza alcun libero arbitrio.
Ogni altra realtà può mutare; può, anche con immensi sforzi della mente, cambiando i presupposti e le ipotesi liberarsi e trasformarsi senza alterare le fondamenta di alcuna scienza.
Il punto no!
E' solo destinato ad essere perennemente in moto continuo per generare rette, piani, spazi, curve,figure, solidi, ecc. senza capire, al suo livello, il perchè di questa siffatta costretta costruzione.
Il suo concetto è al di fuori di ogni grandezza assoluta o relativa. Può generare l'infinitesimo sempre più piccolo così come l'infinito matematico ed è in grado di raggiungere ogni massimo, ogni minimo, ogni limite, di ogni e qualsiasi funzione.
Mente eccelsa chi ne ha colto l'essenza. Forse neanche lui allora sapeva cosa sarebbe diventato questo punto all'apparenza tanto bistrattato.
Vimas
sabato, febbraio 10, 2007
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