sabato, dicembre 30, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
A riprova e convalida di quanto ho detto nella puntata precedente voglio sottoporre una esperienza personale.
Un giorno volevo dipingere "il peccato originale".
Ho rappresentato Eva, il Serpente, Adamo, la Mela e più guardavo la rappresentazione più mi sembrava stupida e priva di contenuto. Non avevo fatto altro che una rappresentazione visiva della scena che migliaia di pittori prima di me hanno rappresentato certamente meglio di me.
In quel periodo un certo signor Colombo (pace alla sua anima) che aveva un negozio di cornici in Largo Olanda (traversa di Viale Strasburgo) aveva organizzato un raduno di pittori che muniti di cavalletti, tavolozza e colori pitturavano in strada tra i passanti che incuriositi da questa "cosa" insolita per Palermo si fermavano a parlare con i pittori ed a discutere dei loro lavori. Io mi ero unito a loro e trovavo la cosa molto stimolante. Finalmente ci si arricchiva e si dava un poco di quella arte spontanea.
In verità quella raffigurazione del peccato originale elaborata in strada mi risultava pittosto scialba e ritengo che anche ai passanti non dicesse molto. Sono rimasto circa una settimana fermo su quell'immagine pensando e ripensando al peccato. Poi d'un tratto uno spiraglio s'è aperto ed una luce immensa è entrata nella mia mente:
I tre momenti del peccato! La raffigurazione non di un fatto ma di un avvicendarsi di sentimenti nell'animo dell'uomo:
1) Il turbamento iniziale di trasgredire e di commettere il peccato;
2) Il godimento nel peccato;
3) Il pentimento dopo averlo commesso.
Come raffigurare queste tre fasi in un'ica immagine. Non c'è alcun ragionamento che si può fare. D'istinto, travolto dall'idea, è venuta fuori l'unica raffigurazione possibile cioè un sentimento visto da più angolazioni vale a dire una rappresentazione necessariamente cubista non delle sembianze esteriori ma dell'animo umano. E ho cominciato faticosamente a percorrere questa strada piena di angosce.
Ecco come sono pervenuto al cubismo, non certo copiando Picasso ma "pensando" come certamente ha fatto Lui.
continua
lunedì, dicembre 25, 2006
AUGURI DI BUON NATALE A TUTTA LA RETE
NATALE 2006
E’ un giorno speciale!
Niente rancori o risentimenti
verso il mondo o i tuoi parenti,
sguardi sereni e parole d’amore
sperando che gli odi si spengano da soli.
Vivere, bisogna vivere!
Gli ostacoli, bisogna vincerli!
Arrampicarsi e scivolare
Trovando sempre l’appiglio giusto
Senza mai tremare.
Noi del mondo opulento
Siamo fortunati a tal punto,
che festeggiare il Natale
è una consuetudine annuale,
il momento di spendere e scialacquare
freneticamente, senza pensare, senza donare.
Abbracciami, Abbracciami
Teneramente abbracciami
Padre, fratello e figlio mio,
superiamo le distanze!
Nella notte della stella
accendo la speranza
sulle tenebre profonde
dei deserti senza acqua;
i colori della pelle si confondono
alla luce delle stelle.
Questo è il mio dono.
Non costa niente
la risata d’un bimbo,
il volo d’un uccello,
il profumo di un fiore,
la carità dell’Uomo
che sempre t’avvolge
di semplice amore.
Vimas
domenica, dicembre 10, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
Da quanto ho già detto, per me la pittura è una continua ricerca dentro sè stessi dei contenuti che si vogliono esprimere. La tecnica poi deve adeguarsi ai contenuti.
Ritengo che il pittore debba innanzi tutto metabolizzare i contenuti da esprimere.
Non si diventa espressionista studiando e/o copiando i quadri degli espressionisti, ma prima di tutto pensare come loro. Quando si raggiunge la stessa lunghezza d'onda non c'è più dubbio il quadro sarà del genere espressionista.
Lo stesso vale per il cubismo, il futurismo o qualsiasi altra corrente pittorica.
Ho visto la mostra antologica di SABO a Gibellina. Ho notato una analogia tra i suoi quadri ed i miei. Non avevo mai visto prima un lavoro di questo pittore. Come era possibile, dunque, questa simiglianza? La simiglianza non era nelle figure o nella tecnica pittorica ma nella maniera di pensare, nella maniera di intendere la pittura.
Ho avuto un giorno la conferma di ciò:
Facevo una collettiva estiva a Terrasini. I miei amici pittori avevano venduto tutti i loro lavori. Io nenache uno! Non nego che ero scoraggiato e un po depresso per l'andazzo; Un pomeriggio entra nei locali un signore e dopo avere cercato il pittore Mascellaro mi dice: "Sono il Sovrintendente di GIBELLINA ARTE i suoi quadri mi ricordano ..... aggiungo "quelli di Sabo". Mi replica "Si, proprio quelli di Sabo"!
Ma i miei quadri sono diversi in tutti i sensi da quelli di Sabo eppure simili.
Sono sicuro che io e Sabo avevamo raggiunto la stessa lunghezza d'onda mentale e la mano doveva necessariamente adeguarsi nella rappresentazione del nostro pensiero.
Una corrente letteraria, pittorica ecc. nasce e si sviluppa quando individui vicini o lontani, di estrazione sociale uguale o diversa, pensano alla stessa maniera sviluppando i concetti ciascuno in modo diverso ma tutti strettamente uniti da una base comune:LO STESSO PENSIERO FILOSOFICO.
Continua
venerdì, novembre 17, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
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giovedì, novembre 09, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
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POESIA E PITTURA
martedì, novembre 07, 2006
Iraq 2006
La guerra è finita!
La guerra è finita!
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Il dittatore a morte!
………………….
…………………
La folla esasperata da decenni di tirannia
Distruggeva i simboli del padre padrone
Inneggiando all’amico invasore.
Gli stati alleati, vinta la guerra,
si spartivano la ricostruzione
d’un paese ricco di risorse
ma privato di ogni organizzazione.
Poveri uomini, donne e bambini
oppressi da anni sotto il tiranno,
decimati poi dalla filosofia
del mondo occidentale,
per una democrazia che di tutto sa
meno che di libertà.
Insorti, ribelli, terroristi, resistenti,
giovani, vecchi e bambini,
ovunque siete non avete scampo!
Destinati a morire in una guerra incivile a tutto campo
Sotto il fuoco amico o lo scoppio d’un ordigno.
Come trovate la forza di andare avanti,
se ogni giorno tra le macerie fumanti
lasciate gambe, braccia, padri, madri e figli.
Ché la moralità di chi comanda,
con palese inganno e propaganda,
oscura morti e volti
di questi popoli senza voce.
Ora si faccia il governo
Democraticamente eletto
Da vinti e vincitori
Non tenendo conto dei kamikaze
Che tra la folla spargono morte e terrore.
E che dire anche della polizia locale,
istruita pria dal tiranno e poi dagli alleati vincitori
a sparare a vista senza alcun loro danno
imponendo la legge del taglione.
Poveri uomini, donne e bambini
birilli d’un gioco oscuro,
volti offesi e lacrime pungenti
travolti dalla tirannia e dalla democratizzazione.
Si, anch’io ho pianto
per i nostri uomini,
martiri inconsapevoli d’un tragico inganno,
per il popolo iracheno
prima affamato e soffocato,
poi liberato, mortificato ed ingannato
senza pace, senza onore,
senza tregua e senza amore.
Vorrei stringerli tutti in un grande abbraccio
e, se fossi Dio,
trascinarli in un giardino fiorito
Pieno d’acque limpide e senza petrolio
Dove nelle immense distese verdi
Morti, zoppi, orfani e vivi pieni di dolore,
professando liberamente la propria religione
potrebbero vivere senza timore
dell’auto bomba o del fuoco amico,
amando la propria e l’altrui vita
al di sopra di ogni immaginazione.
Vincentsabato, novembre 04, 2006
IL PECCATO
dopo il pentimento.
La mente riflette,
il cuore tace.
I sensi non capiscono
di cosa devono pentirsi
se sono stati costruiti,
appositamente costruiti,
senza inganno e loro colpa,
ai fini destinati,
dal giusto erotico equilibrio,
d’un lenzuolo stropicciato
alla fioca luce di un lumino
per un Dio venerato.
Oh Signore
Aiutaci a stare
tra preti pedofili e sante puttane.
Le luci sono raggi convergenti
dietro i vetri appannati
d’una finestra chiusa
alle due di notte
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mercoledì, novembre 01, 2006
La neve si scioglie
Certo non è facile pubblicare il primo post!
Potere ascoltare nascosto tra la folla senza interferire a voce alta e magari commentare o criticare a bassa voce è molto comodo e facile. Esprimere invece le proprie idee, mostrando il proprio carattere e la propria maniera di vedere i fatti, ad un pubblico enorme che può dissentire, attaccare, concordare è molto difficile.
Ma ci voglio provare!!
Ho desiderio di confronto e di libertà nel rispetto della libertà degli altri.
Ecco la neve si comincia a sciogliere (non per l'effetto serra) e mi auguro che formi un fiume che porti al mare un'acqua sempre limpida e cristallina dove tutti potranno trovare refrigerio senza alcun pericolo.