venerdì, novembre 17, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
giovedì, novembre 09, 2006
COME INTENDO LA PITTURA
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POESIA E PITTURA
martedì, novembre 07, 2006
Iraq 2006
La guerra è finita!
La guerra è finita!
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Il dittatore a morte!
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La folla esasperata da decenni di tirannia
Distruggeva i simboli del padre padrone
Inneggiando all’amico invasore.
Gli stati alleati, vinta la guerra,
si spartivano la ricostruzione
d’un paese ricco di risorse
ma privato di ogni organizzazione.
Poveri uomini, donne e bambini
oppressi da anni sotto il tiranno,
decimati poi dalla filosofia
del mondo occidentale,
per una democrazia che di tutto sa
meno che di libertà.
Insorti, ribelli, terroristi, resistenti,
giovani, vecchi e bambini,
ovunque siete non avete scampo!
Destinati a morire in una guerra incivile a tutto campo
Sotto il fuoco amico o lo scoppio d’un ordigno.
Come trovate la forza di andare avanti,
se ogni giorno tra le macerie fumanti
lasciate gambe, braccia, padri, madri e figli.
Ché la moralità di chi comanda,
con palese inganno e propaganda,
oscura morti e volti
di questi popoli senza voce.
Ora si faccia il governo
Democraticamente eletto
Da vinti e vincitori
Non tenendo conto dei kamikaze
Che tra la folla spargono morte e terrore.
E che dire anche della polizia locale,
istruita pria dal tiranno e poi dagli alleati vincitori
a sparare a vista senza alcun loro danno
imponendo la legge del taglione.
Poveri uomini, donne e bambini
birilli d’un gioco oscuro,
volti offesi e lacrime pungenti
travolti dalla tirannia e dalla democratizzazione.
Si, anch’io ho pianto
per i nostri uomini,
martiri inconsapevoli d’un tragico inganno,
per il popolo iracheno
prima affamato e soffocato,
poi liberato, mortificato ed ingannato
senza pace, senza onore,
senza tregua e senza amore.
Vorrei stringerli tutti in un grande abbraccio
e, se fossi Dio,
trascinarli in un giardino fiorito
Pieno d’acque limpide e senza petrolio
Dove nelle immense distese verdi
Morti, zoppi, orfani e vivi pieni di dolore,
professando liberamente la propria religione
potrebbero vivere senza timore
dell’auto bomba o del fuoco amico,
amando la propria e l’altrui vita
al di sopra di ogni immaginazione.
Vincentsabato, novembre 04, 2006
IL PECCATO
dopo il pentimento.
La mente riflette,
il cuore tace.
I sensi non capiscono
di cosa devono pentirsi
se sono stati costruiti,
appositamente costruiti,
senza inganno e loro colpa,
ai fini destinati,
dal giusto erotico equilibrio,
d’un lenzuolo stropicciato
alla fioca luce di un lumino
per un Dio venerato.
Oh Signore
Aiutaci a stare
tra preti pedofili e sante puttane.
Le luci sono raggi convergenti
dietro i vetri appannati
d’una finestra chiusa
alle due di notte
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mercoledì, novembre 01, 2006
La neve si scioglie
Certo non è facile pubblicare il primo post!
Potere ascoltare nascosto tra la folla senza interferire a voce alta e magari commentare o criticare a bassa voce è molto comodo e facile. Esprimere invece le proprie idee, mostrando il proprio carattere e la propria maniera di vedere i fatti, ad un pubblico enorme che può dissentire, attaccare, concordare è molto difficile.
Ma ci voglio provare!!
Ho desiderio di confronto e di libertà nel rispetto della libertà degli altri.
Ecco la neve si comincia a sciogliere (non per l'effetto serra) e mi auguro che formi un fiume che porti al mare un'acqua sempre limpida e cristallina dove tutti potranno trovare refrigerio senza alcun pericolo.